Spesa sanitaria convenzionataLa spesa farmaceutica convenzionata continua a calare. Nel 2017 la diminuzione è stata dell’1,8 per cento rispetto al 2016, a sua volta in decrescita rispetto all’anno precedente. Secondo i dati Aifa la spesa convenzionata, al netto della compartecipazione privata e degli sconti a carico di farmacie e industria, nel 2017 ammonta a 8,2 miliardi di euro. In calo anche il numero di ricette (-1,1%). Una riduzione che conferma il trend avviato dal 2007 (-29,4%), a fronte di una crescita delle altre voci di spesa sanitaria (+24,3% escluso il personale). Nello stesso periodo la spesa sanitaria pubblica complessiva è cresciuta del 10,4%.

Nel 2017 è stata registrata una prevalenza d’uso dei farmaci pari al 66,1%, con una rilevante differenza tra uomini (61,8%) e donne (70,2%). La prevalenza d’uso dei farmaci passa da circa il 50% nella popolazione fino ai 54 anni a oltre il 95% nella popolazione anziana con età superiore ai 74 anni. Coerentemente con la prevalenza d’uso, la spesa e i consumi sono strettamente dipendenti dalla fascia di età; per gli ultrassettantacinquenni si registra una spesa sanitaria pro capite a carico del SSN fino a 3 volte superiore al livello medio nazionale e oltre 6 volte rispetto alle fasce di età inferiori.

La spesa farmaceutica convenzionata rappresenta uno dei maggiori oneri per il Servizio Sanitario Nazionale.

È possibile scaricare questa prima parte del nuovo rapporto del Centro Studi Merqurio, dedicato appunto ai costi per l’Ssn dei farmaci,  sia quelli venduti attraverso il canale farmacia,  sia quelli acquistati dalle strutture sanitarie,  in cui vengono analizzate tutte le voci in base alle molecole e agli ambiti terapeutici.

 

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