L'autore 

Progetto senza titolo (9)-3

 

Abbiamo vissuto, con i miei coevi, una era storica diversa dalla vostra.  

L’esame di informatica alla facoltà di Ingegneria era sul Fortran e si usavano le schede perforate su un computer grande quanto una stanza: avete presente il film “Il diritto di contare” e lo staff di colore (nero all’epoca) della NASA ed il loro computer? Esattamente io sono di quelli che hanno studiato in quell’epoca lì. Ma era eccitante, pochi anni dopo arrivavano il processore Intel 8086 e lo Zilog Z80, che hanno cambiato il mondo dei computer. Poi è stato il momento di Apple II e del Personal computer IBM (il nome indicava un prodotto e non una categoria di prodotti). Molto dopo arriveranno i modem (con il loro suono di caffettiera e 600 bit/sec). Infine, arriverà internet. 

 

Compiuto 18 anni esatti ho preso la patente, ho aperto una SRL con 4 amici ed ho chiesto un prestito in banca di 20 milioni di lire. Nel frattempo, guadagnavo vendendo saponi porta a porta e schede per computer Nuova Elettronica, abbastanza per esplorare l’Europa per mesi, con Interrail e Ostelli della Gioventù. 

All’epoca non esistevano il concetto di Start up e dei favolosi inizi in un garage, ma noi non lo sapevamo. Abbiamo, quindi, scelto come sede la stanza di un appartamento di una vecchietta (oggi si direbbe un’anziana signora), che voleva compagnia ed in cambio cucinava puzzolenti code di merluzzo per il proprio gatto. Il telefono, sempre di proprietà della signora, era nero, a muro e potevamo solo ricevere chiamate. Poi il primo salto quantico: sede propria in un edificio popolare al settimo piano e la società iniziava a cavalcare le prime idee dirompenti.  

Che le idee fossero davvero “geniali” ho dei testimoni, un paio di collaborati con cui lavoravamo insieme dall’epoca. Iniziammo con software per la gestione delle farmacie, grazie all’avvio del lettore ottico. Successivamente passammo ad un brillante software in grado di trasmettere, via modem, gli ordini tra i computer delle farmacie e quello dei grossisti farmaceutici.  

Fummo tra i vincitori, di cui poi risultammo i primi classificati, di una Call for Proposal lanciata dalla Comunità Europea (si chiamava così) Direzione Generale XXIII per la costruzione di una banca dati telematica del farmaco. Era il “salto” dai programmi verso le informazioni. Al contempo mi tenevo impegnato con corsi alla Bocconi di Gestione e Management e con corsi di negoziazione. 

Da lì è iniziata la creazione della banca dati del farmaco e la relativa attività editoriale. La nostra banca dati del farmaco veniva acquisita via modem dalle farmacie, mentre i concorrenti producevano un dischetto floppy ogni settimana, che spedivano con poste espresso. Noi li battevamo sui costi, sui tempi e sulla qualità dei dati. In breve tempo siamo diventati famosi in tutta Italia. Quando partecipavamo alle fiere i nostri stand erano i più affollati (e divertenti). Nuova sede in Corso Umberto I, a Napoli. Io mi dedico a corsi di Aikido. 

Nuovo salto quantico: dalla banca dati siamo passati ai volumi. Un set di opere a stampa da scrivania per i medici di base e gli specialisti: prontuari, tascabili, annuari. Un altro periodo molto eccitante. Volumi basati sulla semplicità di lettura, grazie a dei pittogrammi che inventammo e, che, divennero ben presto un must per la leggibilità di questi pesanti volumi. Seguo un corso per conseguire la patente a vela ed a motore senza limiti. 

Poi subodorando un futuro incerto dell’editoria, guardando ad internet come una opportunità straordinaria facciamo il passaggio al digitale, con la raccolta delle email e la creazione di giornali e riviste online. Nasce DottNet.it, oggi il portale con accesso riservato alla classe medica più letto in Italia. Seguo un corso per sub. Divento giornalista pubblicista. 

Nuovo salto quantico: iniziamo a “inventarci” il telefono, sia per parlare con le farmacie che con i medici, inizialmente per vendere opere a stampa, poi per promuovere farmaci conto terzi in accordo alla norma 219. Seguo il corso di sommelier. Merqurio diventa Holding, la sede raddoppia. 

Il marketing farmaceutico inizia a scorrere copioso in azienda, dove consulenti e clienti iniettano nuove conoscenze e competenze. Sono questi gli anni del mio incontro con il Kotler e tutto quello che viene scritto e pubblicato sul marketing. Arricchisco le mie giornate a cercare volumi da Feltrinelli. Il Multichannel è il mantra, i servizi spaziano tra tutti i possibili di Outsourcing necessari ad assistere le farmaceutiche a pianificare un progetto Multichannel. Grandi traversie, ma anche grandi soddisfazioni, la crescita di una impresa è cosa indaginosa e Merqurio è una sfida quotidiana, oltre il confine dell’innovazione nel farmaceutico. 

Poi il Covid, la trasformazione già avviata si accelera e si consolida. L'avevamo previsto esattamente come è arrivato, il futuro. 

Terminati i libri di marketing in italiano, divoro i libri in inglese su Amazon. Ora sono io a scrivere un libro sul marketing farmaceutico su Amazon Kindle.  

Spero che Kotler mi perdoni.